Modello ZERO Trust

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Le organizzazioni di oggi hanno bisogno di un nuovo modello di sicurezza che si adatti in modo più efficace alla complessità dell’ambiente moderno, abbracci il luogo di lavoro ibrido e protegga persone, dispositivi, applicazioni e dati ovunque si trovino.
Il modello ZERO Trust presuppone sempre una VIOLAZIONE.

La regola di base è verificare ogni richiesta come se arrivasse da uno scenario, una persona o una rete “non affidabile”. Il sistema “presuppone” che “tu non sia affidabile” e mette in atto delle attività per verificare che non sia così. La strategia è “Non fidarti mai, verifica Sempre“.

Questo modello si basa su tre principi findamentali
– Accesso privilegi minimo
– Verifica in modo esplicito
– Presupporre una violazione

Il modello protegge una forza lavoro che si sposta (fuori azienda) ma il suo obiettivo è non interferire con l’esperienza lavorativa di un utente, cercando di migliorarla il più possibile.

Azure AD è il gestore delle identità nel mondo 365 (corrispettivo Active Directory in Cloud)

Azure AD gestisce un Accesso Condizionale per proteggere dati aziendali e sensibili, “valutando il rischio” prima di concedere l’accesso all’utente. Valuta i vari scenari a disposizione, sceglie di intraprendere alcune operazioni per la verifica dell’identità.

Nel momento in cui un utente chiede l’acceesso, Azure AD “valuta questo accesso” : raccoglie info dalle fonti della richiesta per creare un contesto in cui generare un livello di rischio per concedere o negare una sessione. Appena arriva una richiesta, Accesso Condizionale verifica posizione, utente, dispositivo, da qualche applicazione proviene la richiesta, ecc. e viene creato questo “contesto” per verificare se è sicuro.

Lo step successivo è quello di “decidere” se accettare o meno questo accesso.

A questo punto entrano in gioco criteri dell’organizzazione (in base a quello che si preferisce impostare per i propri rischi) …ad esempio concedere subito l’accesso o richiedere MFA o altri controlli.

Un controllo di questo tipo può essere utile se un utente si collega dall’estero : visto che molti hacker/malware, ecc si collegano dall’esterno e/o da paesi non Italiani si può > negare l’accesso se la nostra organizzazione non ne ha bisogno

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